Concorso di Computer Grafica e Animazione — 19esima edizione: «Ermitage: preservare il patrimonio di una nazione»

«Essere immortali significa lavorare ad un compito eterno».
– Joseph Ernest Renan,
filosofo e scrittore francese.

«La cultura è la memoria che il genere umano ha di se stesso».
– Aleksei Tegin, compositore.

L’Ermitage è un’istituzione culturale unica — pur trovandosi in Russia, conserva il patrimonio artistico di diverse epoche e nazioni. L’Ermitage ospita la seconda collezione di arte olandese al mondo dopo i Paesi Bassi, e la seconda di arte francese al di fuori della Francia. Accademici di tutto il mondo lo visitano alla ricerca di opere artistiche provenienti dal loro Paese, qui conservate. Non c’è da sorprendersi, quindi, che nel 2018, dichiarato Anno Europeo del Patrimonio Culturale, l’Ermitage organizzi eventi connessi al patrimonio materiale e immateriale dell’Europa, e alla storia e problemi della sua conservazione. Vi invitiamo a partecipare al concorso e a riflettere sul patrimonio culturale e sul suo futuro.

1. Perchè preserviamo il patrimonio culturale?

SIamo convinti che sia importante per tutti familiarizzare con le opere dei propri antenati, che tutti vedano o ascoltino le grandi creazioni del passato, i pilastri del pensiero e dell’ispirazione umana. Per noi è fondamentale osservare i monumenti architettonici delle nostre città e dar loro un’identità unica, è fondamentale ascoltare la musica che deliziava i nostri predecessori, è fondamentale leggere opere letterarie per crearne di migliori, più morali, e ispirare la realizzazione delle idee creative di ciascuno.

E chiediamo a voi — perchè è ancora necessario preservare il patrimonio culturale e trasmetterlo alle generazioni future? Vi invitiamo a esprimere la vostra opinione nella forma di una presentazione multimediale.

2. Approccio al patrimonio culturale in diversi periodi storici.

Nel corso della storia umana, l’atteggiamento nei confronti monumenti culturali è stato ambiguo, a seconda della situazione politica e religiosa di popoli e nazioni, e la conseguente revisione degli ideali estetici. Scegliete un periodo storico e scoprite come le persone si relazionavano con opere artistiche di altre ere, con diversi canoni religiosi, o in situazioni di guerra. I Romani hanno saccheggiato l’Antica Grecia, trafugando le migliori sculture come trofei. Poco alla volta, hanno subito l’influenza dell arte greca, lasciandoci una miriade di copie di statue greche, visibili visitando le sale dedicate all’arte antica all’Ermitage.

Trovate esempi di diversi atteggiamenti nei confronti dell’arte in diversi periodi storici, di diverse religioni, o in situazioni di guerra. Presentate la vostra storia in formato multimediale e fornite la vostra opinione in proposito.

3. Appassionati della conservazione del patrimonio culturale.

Grazie agli appassionati che hanno lottato per la conservazione del patrimonio culturale, un gran numero di monumenti culturali e naturali, espressioni folkloristiche, leggende popolari, tradizioni, attività di artigianato si sono preservati. Chi non conosce il grande poeta inglese Shakespeare? Oggi, sembra incredibile che nel 19simo secolo, in Inghilterra, pochissime persone si ricordassero di lui. Charles Dickens considerava suo dovere ristabilire la memoria del suo compatriota. Perciò, lui stesso organizzava rappresentazioni dei suoi drammi ancora sconosciuti, realizzava le scenografie e vi recitava addirittura, in modo da attirare l’attenzione del pubblico sulla memoria del grande poeta e drammaturgo. Ed è stato lui a vietare la vendita della casa in cui Shakespeare aveva vissuto ad un imprenditore americano, che voleva trasferirla in America.

Questo genere di appassionati, che ha influenzato la conservazione del patrimonio culturale, si trovano nella storia di ogni Paese. Raccontateci qualcosa su di loro in formato multimediale e diteci la vostra opinione.

4. «Commonwealth» delle Arti per la conservazione del patrimonio artistico.

L’Ermitage ospita un servizio di stoviglie unico, il cosiddetto «Servizio della Rana Verde». Su ognuno dei 700 pezzi del servizio sono dipinti più di 1200 paesaggi della campagna inglese. Molti dei palazzi dipinti si sono conservati proprio grazie al servizio, come il Castello di Widdrington, il Palazzo di Lamphey, Beaudesert House, e molti altri.

Conoscete la suite «Quadri di un’Esposizione» di Modest Mussorgsky? Quali opere il compositore ha visto all’esposizione, di quali artisti? Nonostante nessuno dei dipinti dell’esposizione sia arrivato fino a noi, rimangono nella nostra memoria grazie alla musica. Ci sono molti esempi nel corso della storia di opere che si sono conservate solamente grazie alla loro rappresentazione con un’altra forma d’arte. Trovate esempi pertinenti, e presentateli in formato multimediale.

5. Patrimonio culturale non tangibile.

Quando si parla di patrimonio culturale, spesso ci si immaginano monumenti, palazzi, opere d’arte. In questo caso, si tratta di patrimonio culturale materiale, ma esiste anche il patrimonio culturale intangibile: tradizioni orale e forme di espressione come linguaggio, arti performative, tra cui recitazione, musica, canto, danza, costumi, cerimonie, feste nazionali; abilità connesse con l’artigianato e la gastronomia. Sulla lista del patrimonio immateriale protetto dall’UNESCO, si possono trovare elementi curiosi come la falconeria, la scuola di equitazione spagnola di Vienna, la pesca dei gamberetti a cavallo tipica di Oostduinkerke (Belgio), celebrazioni di carnevale e processioni, addirittura la Giornata Mondiale delle Api.

Date un’occhiata alla lista e, se c’è qualcosa che vi attira e vi incuriosice, realizzate una presentazione multimediale in cui ne parlate.

  • Cracklingen and Tonnecensbrand, festival del pane e del fuoco, celebrato alla fine dell’inverno a Gerardsbergen, Belgio.
  • Processione di pupazzi giganti in Belgio e Francia.
  • Momogeri — festeggiamenti per Capodanno in otto villaggi della regione di Kozani nella Macedonia occidentale, Grecia.
  • Arte della lavorazione del marmo a Tinos, Grecia.
  • Linguaggio fischiato di La Gomera (Isole Canarie, Spagna).
  • L’arte della pizza napoletana, Italia.
  • Pizzo di Lefkara e Lefkaritika, Grecia.
  • Mulini ad acqua e a vento, Paesi Bassi.
  • Preparazione del profumo a Grasse, Francia.
  • Arte dei giocattoli di legno a Hrvatsko Zagorje, Croazia.
  • Sinjska Alka, competizione equestre che si tiene in Croazia.
  • Processione danzante di Echternach, Lussemburgo.
  • e molte altre.

6. Cosa scegliereste di preservare «in eterno»?

Sulla lista UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale figurano 17 elementi, mentre nella lista del patrimonio nazionale russo soltanto due: lo spazio culturale e la tradizione orale delle «Comunità Familiari» — gruppi di Vecchi Credenti deportati in Transbaikalia (rappresentanti del movimento religioso creatosi nel XVII secolo dopo lo scisma della Chiesa Ortodossa) e l’epica eroica di Yakut, Olonkho.

7. Ritratti di Paesi per associazione culturale.

Quando sentiamo parlare di Parigi, immaginiamo la Torre Eiffel, personalità artistiche e persone vestite alla moda. Quando sentiamo «Belgio», ci viene in mente il cioccolato belga. Per Vienna immaginiamo i tartufi viennesi, Spagna — Picasso e il flamenco, Italia — Raffaello, Ferrari, la pizza…

Scegliete il vostro Paese preferito e usando la computer grafica rappresentate tutto ciò che vi associate. Cosa ne pensate, questi elementi possono essere considerati eredità culturale dai residenti del Paese?

8. Il Patrimonio nel futuro.

I dipinti di Rembrandt non erano nè capiti nè acquistati dai contemporanei dell’artista. Non ha lasciato eredità, ma un lascito di cui gli olandesi vanno oggi molti fieri. Nell’ambito dell’arte moderna, cosa ha le potenzialità per diventare un lascito per il futuro?

Parlate di qualcosa che vi interessa relativamente al fenomeno dell’arte moderna e immaginate come le persone potrebbero reagire ad essa tra 100 anni. Oppure, create un poster per una mostra nel 3018 a proposito dell’arte del 2018, in formato multimediale.

9. Tu e il Patrimonio.

Il patrimonio non consiste solo nella collezione di capolavori dell’Ermitage. Patrimonio sono anche foto del tuoi parenti, i dischi preferiti di tua nonna, le tue ricette preferite e tradizioni di famiglia. Non c’è bisogno di essere un restauratore, un sorvegliante o una guardia dell’Ermitage per preservare questo tipo di patrimonio.

Pensate agli appassionayi di cui abbiamo parlato e poi a voi stessi. Riflettete sui modi che utilizzare per preservare il patrimonio culturale.

Termini e Condizioni del Concorso

Termine ultimo: 16 novembre 2018.

Età: 7-18 anni.

I lavori vengono accettati nei seguenti formati::

  • Dipinti/immagini digitali e design grafico.
  • Formati multimediali (PowerPoint etc.).
  • Animazioni flash e gif.
  • Video.

Condizioni di partecipazione:

  • I lavori digitali sono accettati nei seguenti formati: jpg, gif, bmp. Il volume del file non deve superare i 2.5 mb.
  • Le presentazioni multimediali non devono superare le 10 slides.
  • La durata dei video/animazioni non deve superare il minuto.
  • La fonte deve essere in formato psd, fla, ppt, pdn, etc.). Ogni entrata deve essere presentata in una cartella separata (rar o zip). Il nome della cartella deve recitare «Cognome e Nome». Nella cartella bisogna includere un file .txt con i dettagli di scuola, classe, email, telefono, nome e cognome del vostro insegnante, numero del gruppo in УЦВТ. Il nome del file deve includere nome, cognome ed età dell’autore, numero del gruppo e titolo del lavoro presentato. Esempio: Ivanov Peter — 12 anni — KO112 – hermitage.bmp. Alla fine del lavoro includere nome e cognome del partecipante.

Termine ultimo: 16 novembre 2018.

Tutte le entrate vengono accettate all’email: podeda@znaem.org e ai centri studio dell’Accademia (telefono: +7(812) 612-11-22) e all’Ufficio Volontari (telefono: +7 (812)710-98-76).

Riassunto del concorso:

La giuria deciderà i vincitori del concorso. I vincitori saranno annunciati alla cerimonia di premiazione a San Pietroburgo, ora e luogo verranno comunicati ai partecipanti.

I migliori lavori verranno esposti nellesale del Museo Statale Ermitage.

Organizzatori del concorso:

1. Servizio Volontari del Museo Statale Ermitage (www.benevole.ru).
2. Centro Accademico della Accademia di Tecnologia (www.ucvt.org).
3. Dipartimento Scientifico e Metodologico del Centro Scolastico del Museo Statale Ermitage.


 

4 festival internazionale «Scopri la tua Europa all’Ermitage»

San Pietroburgo, 22.09.2018: a partire dal 22 settembre 2018, nel Palazzo dello Stato Maggiore del Museo Statale Ermitage, ha avuto luogo il quarto festival internazionale «Scopri la tua Europa all’Ermitage». L’evento, con cadenza annuale, viene organizzato dal Museo dell’Ermitage in collaborazione con la Delegazione dell’Unione Europea in Russia, accanto ai consolati e alle istituzioni culturali degli Stati membri dell’UE. Il festival è stato programmato in modo da coincidere con la Giornata Europea delle Lingue, che si tiene il 26 settembre. L’Unione Europea ha dichiarato il 2018 l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, perciò si è deciso di attenersi al tema.

La parte principale del programma si è svolta nel corso della fiera culturale. Durante la gionrata di sabato, 18 Paesi hanno invitato ospiti a prendere parte a una serie di iniziative culturali — tredici master classes, undici lectiones magistrales, sette proiezioni di film, quiz di cultura generale e spettacoli teatrali.

La zona interattiva, «Ermitage: Preservare il Patrimonio di una Nazione», disposta dal Servizio Volontari del Museo Statale Ermitage, ha posto l’accento sull’importanza delle tradizioni culturali, e ha svelato alcuni «segreti europei» — da passi di danza medievale ad elementi di arte culinaria. Conferenze, lezioni, gare di poesia, e il tradizionale concorso di grafica e animazione digitale dell’Ermitage si sono incentrati tutti sul tema della conservazione del patrimonio culturale nazionale.

Il festival si è concluso con un concerto, coronato dalla performance di musica sinfonica dell’orchestra sinfonica giovanile di San Pietroburgo, «CreatoProject», presentato dagli Istituti di cultura nazionali dell’Unione Europea (EUNIC).

Vedi le foto qui.

Il festival è stato organizzato con il patrocinio del VII Forum Internazionale di Cultura di San Pietroburgo.


Concorso Di Computer Grafica E Animazione: L’Ermitage in un periodo di sconvolgimento

Lo sconvolgimento rivoluzionario, esploso esattamente cento anni fa, ha cambiato la vita del Palazzo d’Inverno e dell’Ermitage in modo radicale. La Rivoluzione, l’assalto del Palazzo e la sua conquista… Cosa è veramente accaduto qui in quei giorni?

Prendendo parte al nostro concorso avrete l’opportunità di condurre una vostra personale ricerca.

Temi della competizione

1. Sulla soglia della rivoluzione.

  • L’anno 1913  in fatti e cifre.

La Russia nel 1913, giusto prima dell’inizio della Prima guerra mondiale, si ritrovò al picco del suo sviluppo economico. Allora perché in pochi anni avvenne un così forte cambiamento di regime? Trovare le statistiche e i fatti riguardanti la vita economica della Russia prima e dopo lo scoppio della Rivoluzione.

  • L’anno 1917 nel Palazzo d’Inverno.

Nel 1917 il Palazzo d’inverno non era già più la residenza dei Romanov. La famiglia imperiale si era definitivamente trasferita a Tsarskoe Selo, durante la Rivoluzione del 1905, per motivi di sicurezza. La Prima guerra mondiale cambiò profondamente la vita del Palazzo. Dal 1905 fu stabilito qui il più vasto ospedale da campo del paese, chiamato col nome dell’erede al trono, Tsarevich Aleksei. Parte della collezione dell’Ermitage Imperiale e altri tesori appartenenti alla famiglia furono trasferiti a Mosca. Il 5 maggio 1917 fu formato un nuovo governo provvisorio, l’8 giugno A.F.Kerenskij vi andò al comando, dopo essere entrato nel Palazzo d’Inverno accompagnato dai suoi collaboratori e guardie. Le sale del Palazzo furono occupate da cadetti che depredarono gli arredi e gli oggetti degli interni. Dal 24 ottobre fu inviato verso la capitale il Primo battaglione femminile di Pietrogrado per la protezione del governo provvisorio. Ricercare gli avvenimenti del 1917 inerenti il Pazzo d’Inverno e discuterli nel proprio lavoro.

2. Un giorno dalla storia.

L’assalto del Palazzo d’Inverno è uno dei più diffusi miti della storia della Rivoluzione. Questo mito fu creato non solo dalla propaganda rivoluzionaria, ma anche attraverso lavori di cinematografi, poeti, scrittori, scultori e artisti, con l’intento di proteggere le idee della Rivoluzione.

  • Miti riguardanti l’«assalto» del Palazzo d’Inverno.

Il Palazzo nei film sulla Rivoluzione. L’interpretazione cinematografica (selezionando e presentando episodi dalle immagini in movimento). La presa del Palazzo d’Inverno in pittura. Trovare dipinti che raffigurino la conquista del Palazzo e discuterne distinguendo cosa appartiene alla realtà dei fatti e cosa appare esser parte del mito.

  • Storia della SCALINATA D’OTTOBRE.

Le scale che conducono agli appartamenti di Sua Altezza Imperiale sono state testimoni dell’«assalto» al Palazzo. Discutere il perché la scalinata ha ricevuto il titolo «d’Ottobre» e lo ha conservato fino a oggi.

  • L’ora è scoccata. Gli orologi della famiglia Romanov nella Sala da pranzo bianca sono stati fermati alle 2 e 10 minuti, quando durante la notte tra il 7 e l’8 Novembre (in accordo con il nuovo calendario) 1917, il Governo Provvisorio fu arrestato. Discutere la storia di queste ore.

3. Attività pubblica del Museo.
L’ERMITAGE dopo la rivoluzione*.

Passa in rassegna questi materiali storici* e discuti cosa successe all’Ermitage nel periodo successivo alla Rivoluzione:

  • Prima mostra di Stato (1919).
  • Palazzo Stroganovskij (1918-1929) e il Museo di Baron Stieglitz (1923-1945) nella struttura dell’Ermitage.
  • Il Dipartimento d’Oriente e I.A.Orbeli (1920).
  • Il «viaggio» del re attorno all’Ermitage.
  • La vendita dei tesori dell’Ermitage tra il 1928 e il 1930.
  • La teoria marxista nello sviluppo delle mostre all’Ermitage (iniziate dal 1930).
  • Conversione del Palazzo in museo. Architetto A.V.Sivkov.
  • Programmi educativi (vedi il film «Рожденные революцией»).

4. Il PALAZZO D’INVERNO dopo la Rivoluzione*.

È risaputo che il Palazzo d’Inverno non fu immediatamente incluso nel complesso dell’Ermitage. Fu un lungo e difficile processo. I locali del Palazzo acquistarono nuove funzioni. Potete analizzare i materiali* e discutere, in merito al Palazzo d’Inverno, quali dei seguenti anni fu speso per differenti propositi:

  • Colonie di lavoro per minori, punto di evaquazione per bambini (1917).
  • Palazzo delle Arti (1917-1919).
  • Museo della Rivoluzione (1920-1941).
  • Museo delle «Sale Storiche» (1922-1926).
  • Scuola di Cavalleria di Osoaviakhim (1932-1935).

Potete anche trovare materiali fotografici e figurativi col proposito di mostrare la condizione delle sale del Palazzo d’Inverno prima e dopo lo sconvolgimento rivoluzionario.

5. Striscioni con slogan.

«Pace alle capanne, guerra ai palazzi!», «L’Arte è per il popolo!», «Proletari di tutto il mondo, unitevi!», «Chi non lavora, non mangia!», «Chi non è con noi, è contro di noi!». Provate a creare una raccolta degli slogan che caratterizzano la prima decade successiva alla Rivoluzione. A questo proposito è possibile usare diverse risorse: non solo fotografiche e cinematografiche, ma anche i dipinti e le ceramiche di quegli anni.

6. Ceramica di Propaganda.

La ceramica di propaganda divenne uno dei primi mezzi di diffusione delle nuove idee, illustrando i principi del nuovo stile di vita e del nuovo Stato sovietico. Dunque sui piatti apparvero illustrazioni e ritratti di capi politici, lavoratori, soldati dell’Armata rossa nell’intento di mostrare gli slogan. Kazimir Malevich e i suoi discepoli Nikolai Suetin e Ilya Chashnik remarono contro la tradizione, divennero riformatori nel campo della cermica. Come la ceramica di propaganda si svilluppò in relazione con gli scopi da loro prefissati? Visitate il museo della Fabbrica imperiale della ceramica o consultate libri sulla ceramica sovietica, con l’intento di preparare un richiamo interessante che possa riflettere la vostra opinione.

7. Simboli dell’Età sovietica.

Molti simboli del periodo sovietico si sono preservati ed esistono tutt’oggi:

  • Banconote e monete sovietiche.
  • Simboli tradizionali: la bandiera rossa, la stella a cinque punte, la falce e il martello, ecc.
  • Ordini sovietici: l’Ordine di Lenin, l’Ordine della Rivoluzione.
  • La sciarpa rossa, il distintivo di Ottobre.
  • Monumenti di Lenin.
  • L’incrociatore «Aurora».

Studia la storia della creazione e del destino di uno dei simboli dell’Età sovietica e discutilo.

8. Poesia della Rivoluzione. Canzoni e poemi degli anni rivoluzionari.

Gli anni rivoluzionari diedero una spinta allo sviluppo di nuove tendenze nella poesia russa: i Futuristi (Vladimir Khlebnikov, Vladimir Mayakovskiy, Igor’ Severyanin, Boris Pasternak), gli aderenti all’Alcheismo e gli «Tsekhoviki» (Nikolay Gumilev, Osip Mandelshtam, Anna Akhmatova), gli Immaginisti (Sergey Esenin) e i Simbolisti (Dmitriy Merezhkovskiy, Fyodor Cologub, Konstantin Bal’mont, Aleksandr Blok, Andrey Beliy). Scegliere uno scrittore o un poeta e discuterne in relazione alle pagine rivoluzionarie e al loro apparato. Quele di questi lavori è ancora oggi carico di significato? Cosa in essi può attrarre gli spettatori contemporanei?

9. Moda della Rivoluzione.

La rivoluzione, con il suo rigido rifiuto del classismo, diede anche forma ad un nuovo stile nella moda. I lavoratori della giovane nazione dei Soviet dovevano apparire conformi alla creazione di una nuova società. Nelle strade cominciarono ad apparire uomini e donne in giacche di pelle stile «commissar», berretti a bustina, camicie da soldato. Cominciarono ad andare di moda le gonne di raso, indossate sotto a giacche. Le camicie da soldato, originariamente da uomo, entrarono successivamente nel guardaroba femminile sottolineando l’uguaglianza tra uomo sovietico e donna sovietica. Raccogliete materiali figurativi con l’intento di discutere la moda degli anni 1917-1930.

10. Celebrazioni nella Piazza del Palazzo*.

La Piazza del Palazzo ha preservato il suo ruolo di principale luogo di commemorazione per le più importanti festività di San Pietroburgo. Come e quali ricorrenze venivano celebrate prima della Rivoluzione? Che nome aveva la piazza in quel periodo? È possibile scoprire molti fatti interessanti attraverso queste illuminanti pagine di storia consultando i lavori dei pittori B.M.Kustodiev, V.V.Kuptsov, o consultando i libri di A.V.Konivets* e di A.V.Nemiro**.

11. In accordo col «nuovo stile»: la riforma del calendario e quella dell’ortografia.

Gli sconvolgimenti rivoluzionari pervasero quasi ogni sfera del nuovo ordinamento. Ad esempio, la riforma dell’ortografia del linguaggio era stata a lungo precedentemente preparata (dal 1904), ma fu possibile porla in atto solo dopo l’avvento della Rivoluzione. Come risultato, alcune lettere scomparirono dall’alfabeto russo. Anche la transizione al Calendario gregoriano, utilizzato in Europa, avvenne dopo la separazione dello Stato dalla Chiesa nel 1918. Scopri quali furono i benefici di queste riforme in Russia, cosa si è perso e cosa si è guadagnato.

QUESTIONARIO PER I PARTECIPANTI AL CONCORSO:

Vi chiediamo di completare la vostra candidatura con la risposta a una delle seguenti domande:

• Cosa hai scoperto o cosa ha attirato maggiormente la tua attenzione mentre lavoravi sul tema prescelto?

• Secondo la tua opinione, cosa risulta essere preferibile per il processo storico: il regolare e stabile progresso della nazione o dirompenti cambiamenti rivoluzionari?

• Come la presente generazione percepisce gli avvenimenti del 1917?

Letteratura raccomandata:

* «Зимний дворец. От императорской резиденции до кавшколы Осоавиахима», Конивец А.В., 2014 // «Palais d’Hiver. De la résidence impériale à l’Osoaviakhim Kavshkola», Konivets A.V., 2014.

**«Праздничный город. Искусство оформления праздников. История и современность», Немиро О.В., 1987. // «Ville festive. L’art de décorer les vacances. Histoire et modernité», Nemiro O.V., 1987.

Mostre all’Ermitage:

  • «Winter Palace and the Hermitage in 1917». Complesso generale del Museo. La Sala Nikolaevskiy, la Sala Malakhitoviy e la Sala da pranzo bianca. Apertura il 26.10.2017 fino al 04.02.2018.

Condizioni della competizione

Organizzatori:

Il «School Centre» del Dipartimento Metodologico e Scientifico, il Settore di lavoro volontario del Museo Statale dell’Ermitage e il Centro Educativo per la programmazione informatica dell’Accademia per la Formazione Professionale (УЦВТ).

Obiettivi del Concorso:

  • Dare risonanza e supporto alla creatività dei nostri talentuosi ragazzi.
  • Creare interesse tra i più giovani verso la storia e il patrimonio artistico di differenti epoche.
  • Incoraggiare nei giovani una relazione di cura verso la nostra storia, i monumenti architettonici e la cultura.
  • Permettere ad essi di sviluppare capacità di ricerca nel loro lavoro.

Scadenza del concorso:

Dal 22 Ottobre all’1 Dicembre 2017.

I lavori potranno essere accettati nei seguenti formati:

  • Lavori pittorici e di grafica supportati dagli strumenti informatici.
  • Presentazione multimediale (Power Point e altri).
  • Animazioni Flash e Gif.
  • Video.

Requisiti per la candidatura:

  • Grafica informatica nei formati jpg, gif e bmp. Dimensione massima 2,5 MB.
  • Presentazioni multimediali contenenti non più di 10 slides.
  • Durata dell’animazione o del video di non più di 1 minuto.
  • È obbligatorio aggiungere il file originale (*.psd, .fla, .ppt, .pptx, .pdn, ecc.). Ogni progetto deve essere inserito in cartelle compresse (.rar, .zip). Il nome della cartella deve contenere il nome ed il cognome. La cartella deve contenere un file di testo (.txt) con informazioni riguardanti il partecipante (numero della scuola, classe, e-mail, numero di telefono, nome e cognome del tutor, numero del gruppo in УЦВТ). Il nome del progetto deve contenere cognome, nome, età, codice di classe del partecipante, nome del progetto (Esempio: Kotov Ivan – 13 anni – KO115 – Hermitage.bmp). È assolutamente necessario che il nome e il cognome dei partecipanti sia scritto al termine del progetto.

Partecipanti al concorso:

  • I partecipanti candidabili alla competizione includono coloro che studiano in strutture edicative, club, sezioni e scuole. Coloro che avranno consegnato con successo le loro iscrizioni al УЦВТ, in accordo con le regole della competizione, sono anch’essi qualificati a candidarsi.
  • Ai partecipanti è richiesta un’età compresa tra i 7 e i 18 anni.

Scadenza per la ricezione delle candidature:

Fino all’1 Dicembre 2017.

La presentazione delle candidature può essere fatta via posta elettronica al seguente indirizzo pobeda@znaem.org, o alle strutture educative dell’УЦВТ, tél. +7 (812) 612-11-22.

Selezione dei finalisti:

Il vincitore sarà proclamato da una giuria l’8 Dicembre 2017. Il miglior lavoro sarà messo in mostra nelle sale del Museo Statale dell’Ermitage.


 

22.10.2017: Inaugurazione del concorso per bambini di computer grafica e animazione «L’Ermitage in un periodo di sconvolgimento»

22.10.2017, San Pietroburgo: Il 22 ottobre 2017 al Museo Statale dell’Ermitage, nel contesto degli eventi dedicati al centenario della Rivoluzione russa, è stato inaugurato un nuovo concorso per bambini di computer grafica e animazione — «L’Ermitage in un periodo di sconvolgimento» — a cui potranno partecipare ragazzi di ogni età. L’evento è stato ideato e organizzato dal Servizio volontario con la collaborazione del dipartimento metodologico e scientifico «The School Center» (Centro scolastico).

Da oltre dieci anni il Servizio volontario assieme al Centro scolastico hanno organizzato e guidato concorsi di computer grafica e animazione per gli studenti delle scuole. Nel 2017 i temi della competizione sono relativi a due importanti pietre miliari della storia della Russia: il grande viaggio di Pietro I in Europa e gli eventi rivoluzionari del 1917.

La competizione dell’autunno 2017 è dedicata al centenario della Rivoluzione russa e mira a focalizzare l’attenzione degli studenti sui drammatici eventi del 1917 che ruotano attorno al Palazzo d’Inverno.

Durante l’evento speciale nel quale è stato annunciato il concorso «L’Ermitage in un periodo di sconvolgimento», i bambini e gli insegnanti di informatica hanno potuto visitare le sale in cui si sono dispiegati gli eventi del 1917. Presso il Centro scolastico si è tenuta una lezione per introdurre i visitatori alla storia del Palazzo d’Inverno nel 1917. Successivamente i dettagli dei compiti da svolgere sono stati presentati agli studenti, assieme a materiali informativi, incluse informazioni inerenti le mostre dell’Ermitage «Il Palazzo d’Inverno e l’Ermitage. 1917. Qui si è fatta la storia», «L’evacuazione degli oggetti di valore del palazzo e del museo nell’autunno del 1917» e altri eventi legati al progetto «L’assalto del Palazzo d’Inverno».


 

23.09.2017: III Festival Internazionale «Scopri la tua Europa all’Ermitage»

23.09.2017, San Pietroburgo: questo evento annuale ha luogo grazie a un’iniziativa comune tra il Museo Statale dell’Ermitage e la Delegazione dell’Unione Europea nella Federazione Russa, realizzato in stretta collaborazione con i consolati generali e le istituzioni culturali degli stati dell’UE. Il festival è stato programmato in occasione dalla Giornata Europea delle Lingue, l’Anno dell’Ecologia in Russia e il 300simo anniversario del secondo grande viaggio in Europa di Pietro I, avvenuto tra il 1716 e il 1717.

Il festival ha permesso ai visitatori di immergersi nel mondo dei diversi costumi delle nazioni Europee e nella loro storia, senza oltrepassare i confini di San Pietroburgo. 18 delle nazioni partecipanti hanno preparato molte affascinanti e creative lezioni per gli ospiti: più di 10 classi specialistiche, lezioni frontali e incontri, 14 lezioni di lingua, 11 esposizioni, 7 rappresentazioni cinematografiche, esecuzioni musicali, giochi a quiz con premi e perfino un «sabato ecologico».

Un vero e proprio viaggio di 300 anni è stato reso possibile nella zona interattiva «Europa attraverso gli occhi di Pietro I», preparata dal Servizio Volontario del Museo dell’Ermitage. I visitatori hanno preso parte a numerosi giochi, quiz, competizioni, lezioni specialistiche, rappresentazioni teatrali e balli di corte del 18esimo secolo. In una speciale zona adibita alle fotografie, gli ospiti hanno potuto fotografare se stessi di fronte al modello della grande carrozza di incoronazione di Pietro il Grande.

Il disaster movie norvegese «The Wave», che tratta il confronto tra un uomo e uno tsunami, ha aperto le proiezioni. Il documentario svedese «Bicycles against Cars» ha continuato in direzione del tema ambientalista, trattando l’argomento degli incredibili cambiamenti che una bicicletta può appartare nelle nostre vite. In più, il programma della sessione cinematografica ha incluso cortometraggi d’animazione dal Visegrad Four, film per famiglie adatti a tutti e un film riguardante lo zoo di Praga, oltre che sul tema dell’hip-hop.

Gli ospiti del festival hanno partecipato a lezioni specialistiche di vasellame cipriota, ricamo di pizzo finlandese e colorazione di decorazioni nazionali lettoni, hanno imparato le basi dell’artigianato estone, visitato l’Università online tedesca, acquistito conoscenze di letteratura svedese e danese, giocato a Maliban (cricket) e mostrato la loro immaginazione nelle lezioni specialistiche di LEGO.

Il programma musicale del festival è consistito in musica antica e moderna, di opere classiche e di folclore. L’aria dall’opera «Hypermnestra» di Charles-Hubert Gervais, che fu presentata a Pietro I nel Palazzo Reale, è stata eseguita dal gruppo di musiche antiche «Solisti di Caterina la Grande», sotto la guida di Andrei Reshetin.

Il festival si è tenuto sotto il patrocinio del VI Forum Internazionale di Cultura di San Pietroburgo.


Mosaico Di Culture Europee All’edificio Generale Del Personale

14.09.2017, San Pietroburgo: Sabato 23 Settembre 2017, nell’Edificio Generale del Personale dell’Ermitage, si terra’ la terza edizione del festival internazionale «Scopri la tua Europa all’Ermitage». Questo evento annuale e’ frutto della collaborazione tra il Museo Statale Ermitage e la Rappresentanza dell’Unione Europea presso la Federazione Russa, che viene realizzata in stretta collaborazione con i consolati generali e gli istituti di cultura degli stati membri dell’UE. Il festival avviene in concomitanza alla Giornata delle Lingue Europee , all’Anno dell’Ecologia in Russia, ed al trecentenario del secondo grande viaggio di Pietro I in Europa, da lui compiuto a cavallo del 1716 e del 1717.

Il festival offrira’ ai visitatori la possibilita’ di immergersi nel variopinto mondo di usi e costumi nazionali delle nazioni europee e della loro storia, senza lasciare San Pietroburgo. Ognuno trovera’ qui qualcosa di proprio gradimento, visto che i 18 Paesi partecipanti hanno preparato una varieta’ di intriganti attivita’ creative per gli ospiti del Museo: piu’ di 10 masterclass, lezioni e incontri, 14 lezioni di lingua, 11 mostre, 7 proiezioni cinematografiche, esibizioni musicali, quiz a premi, ed inoltre un subbotnik «verde».

Sara’ possibile ripercorrere il viaggio di 300 anni fa grazie alla zona interattiva «Европа глазами Петра I» (ita. «L’Europa attraverso gli occhi di Pietro I»), realizzata dall’Organizzazione di volontari dell’Ermitage. I visitatori potranno prendere parte a numerosi giochi, quiz, competizioni, masterclass, esibizioni teatrali ed a danze di corte del XVIII secolo, e fotografarsi sullo sfondo della riproduzione della Gran Carrozza d’inaugurazione di Pietro I a grandezza naturale.

Inaugurera’ le proiezioni cinematografiche la pellicola apocalittica norvegese «Волна» (ita. «Onda») su come un uomo puo’ sopravvivere ad un terribile tsunami di 85 metri. Riprende il tema ecologico il film documentario svedese «Велосипеды против машин» (ita. «Biciclette contro macchine»), che narra degli stupefacenti cambiamenti che la bicicletta puo’ apportare alle nostre vite. Sono inoltre presenti nella programmazione delle proiezioni anche cortometraggi d’animazione dall’Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca, film per la famiglia, un film sullo Zoo di Praga e l’hip-hop.

Gli ospiti piu’ piccoli del festival, ed anche i loro genitori, potranno cimentarsi nella ceramica cipriota, nel merletto finlandese, e nella pittura di decorazioni nazionali lettoni, imparare i fondamentali dell’artigianato estone, visitare un’universita’ telematica tedesca, avere un assaggio di letteratura svedese ed olandese, e giocare a maliban. E, ovviamente, dare sfogo alla propria fantasia con una masterclass di LEGO.

La programmazione musicale del festival non lascera’ nessuno indifferente: verranno suonate musiche antiche e l’hip hop, inni nazionali e pezzi classici. Le arie dell’opera di Charles-Hubert Gervais, «Hypermnestra», che venne eseguita per Pietro I al Palais Royal, saranno interpretate dall’ensemble di musica classica «Солисты Екатериной Великой» (ita.«I solisti di Caterina la Grande»).

Il Festival avra’ luogo nell’Edificio Generale del Personale dell’Ermitage:
dalle ore 11 alle ore 21
(Дворцовая площадь, дом 6/8).
L’ingresso e’ gratuito per tutti.

Il Festival si svolge sotto il patronato del sesto
Forum Culturale Internazionale di San Pietroburgo.


22.06.2017: Escursione Dei Volontari Al Museo Navale Di Pietro Il Grande

22.06.2017, San Pietroburgo: il Servizio Volontari del Museo Nazionale dell’Ermitage ha avuto l’eccezionale possibilità di visitare il museo navale di Pietro il Grande, i cui plastici mostrano l’incredibile panorama interattivo della Pietroburgo del XVIII secolo, la cui ampiezza era di 500 metri quadrati.

In un primo momento ai visitatori è sembrato di essere capitati non in un museo ma in una casa di bambole, dove forse sarebbe stato interessante per dei bambini. Ma la prima impressione si è rivelata erronea, dal momento che il museo navale dello zar è capace di stupire visitatori di qualsiasi età e in particolare quelli che amano Pietroburgo e si interessano alla sua storia. La precisa e dettagliata realizzazione di ogni elemento dei plastici fa in modo che i visitatori siano immersi nell’atmosfera di quel tempo e permette di scoprire molti fatti curiosi sulla storia della costruzione della città. Per esempio, i volontari hanno potuto vedere come appariva il luogo dove oggi si trova il complesso degli edifici del Museo Nazionale dell’Ermitage. Alle finestre della casa del collaboratore dello zar e famoso costruttore di navi Feodosij Skljaev, che si trova vicino al Palazzo d’Inverno di Pietro il Grande, i giovani visitatori hanno potuto scorgere la piccola figura dello zar mentre visiona i modelli dei futuri velieri.

L’escursione dei volontari è stata condotta da Lora Pavlovna Budaj, direttrice e guida del museo, che ha raccontato molte storie incredibili su Pietroburgo durante l’epoca di Pietro il Grande, per esempio a proposito di come una volta abbiano portato sulle rive della Neva un elefante dalla Persia e come non fosse chiaro come comportarsi nei suoi confronti in rapporto al gelido clima russo. Tanto che, quando gli venne offerto in regalo un altro elefante, lo zar russo fu costretto a declinare.

Successivamente, i volontari hanno avuto la fortuna di visitare i laboratori, dove i creatori dei plastici hanno mostrato loro il proprio luogo di lavoro, e hanno scoperto le tecniche grazie a cui è stata ricreata l’eccezionale atmosfera della Pietroburgo di Pietro il Grande.

Il Servizio Volontari del Museo Nazionale dell’Ermitage ha manifestato il proprio grande apprezzamento del lavoro della direzione del museo navale per la possibilità offerta ai volontari di vedere i plastici della Pietroburgo dell’inizio del VIII secolo con i propri occhi e ampliare la propria conoscenza dell’epoca petrina. Le nuove informazioni avute durante l’escursione saranno sicuramente utilizzate nella preparazione dei diversi master-class nell’ambito del progetto «Tour de France 1717 — il grande viaggio di Pietro il Grande».


9-10.06.2017: I Volontari dell’Ermitage Partecipano Al Decimo Congresso Internazionale Su Pietro Il Grande

9—10.06.2017, San Pietroburgo: Il 9 e 10 giugno 2017 si è svolto a San Pietroburgo il decimo Congresso Internazionale su Pietro il Grande, dedicato quest’anno al trecentesimo anniversario della visita del più famoso zar russo in Francia. La novità di questa edizione del congresso è stata la partecipazione dei volontari del Museo Nazionale dell’Ermitage che si sono occupati della ricerca storica attorno al secondo grande viaggio di Pietro il Grande.

I direttori dell’Istituto «Pietro il Grande», che come da tradizione appare come il principale organizzatore di questo congresso, così come i ricercatori del Museo Nazionale dell’Ermitage che si occupano dell’epoca petrina, hanno accolto con grande interesse i progetti di ricerca dei volontari, svolti nell’ambito del programma «Tour de France 1717 — il grande viaggio di Pietro il Grande» e hanno riconosciuto l’importanza del coinvolgimento dei giovani in questo genere di attività.

Dal momento che quest’anno nell’ambito del Congresso Petrino è stata organizzata per i volontari una sezione speciale, i cui moderatori sono stati il direttore del Settore per l’occupazione dei volontari Michail Jurevich Kozhuhovskij e il professore dell’Istituto di storia dell’arte dell’Università Parigi 1 della Sorbona Adrian Viale, studenti-volontari di diversi Paesi come Inghilterra, Olanda, Germania, Georgia, Italia e Francia hanno avuto la possibilità di partecipare al congresso presentando le proprie ricerche, dedicate ai diversi aspetti dell’influenza della cultura francese all’inizio del XVIII secolo sulla società russa dell’epoca petrina.

La presentazione della sezione è iniziata con la relazione di M.J.Kozhuhovskij riguardo il progetto dei volontari «Tour de France 1717 — il grande viaggio di Pietro il Grande». Kozhuhovskij ha parlato dell’attualità del problema dello studio dell’epoca petrina in Russia e negli altri Paesi europei e ha condiviso l’esperienza del Servizio Volontari nello studio del suddetto tema. Inoltre il direttore del Servizio Volontari ha presentato ai partecipanti del Congresso la propria metodica, che prevede la creazione di master-class educativi e giochi in scatola che aiutino i nostri contemporanei a meglio comprendere l’epoca di Pietro il Grande e a considerare i diversi aspetti della sua riforma. Master-class e giochi sono stati adottati con successo nel corso di tre eventi organizzati dal Museo Nazionale dell’Ermitage nel 2017, ovvero la cerimonia di premiazione dei partecipanti al concorso di grafica e animazione, Notti dei musei all’Ermitage e durante il Festival «Intermuseo» a Mosca.

Successivamente i volontari dei diversi Paesi hanno mostrato i risultati delle proprie ricerche. Kyle Vollenhoven (Olanda) è intervenuto parlando della realtà economica e politica in Francia durante l’epoca della Reggenza francese in Russia e dei cambiamenti nella cultura e nell’arte provocati dalla crisi economica all’inizio del XVIII secolo. Nicole Krist (Germania) ha parlato dello scambio epistolare del Reggente con la madre Liselotta Pfalzkaja, dove ci regala una precisa descrizione della visita di Pietro il Grande in Francia e della vita quotidiana nel palazzo reale. Hendrik Kelenbek (Germania) ha presentato ai partecipanti del Congresso la storia della serie di arazzi «indiani» regalata a Pietro il Grande e realizzata a Parigi dalla boutique manifatturiera Gobelenov nel 1717. Georgij Cheminava (Georgia) e Anna Bishop (Italia) hanno parlato della moda della Reggenza e dei problemi che hanno incontrato nel suo studio. È importante sottolineare che la maggior parte degli studenti stranieri per la prima volta nella loro vita hanno presentato una ricerca in lingua russa, nonostante il fatto che molti di loro non parlino fluentemente russo.

Adrian Viale ha ringraziato i volontari per le interessanti e accurate ricerche e ha posto diverse domande riguardo le relazioni dei giovani ricercatori. Durante la conclusione lo studioso francese ha parlato dei propri esperimenti nella ricreazione dell’atmosfera dell’epoca della Reggenza prendendo come modello il teatro francese dell’inizio del VIII secolo. Il rappresentante dell’Istituto di storia dell’arte ha particolarmente sottolineato la necessità di un approccio differenziato alla ricerca, nel senso di uno studio da diverse prospettive delle opere letterarie e musicali di quel tempo.

La direttrice del «Centro Scolastico» Irina Valerevna Djubanova nel corso del proprio intervento ha particolarmente sottolineato come per le proprie ricerche i volontari si siano spesso consultati con gli studiosi delle diverse sezioni del museo affrontando un largo spettro di questioni: «Trovandosi all’Ermitage, volontari da diversi Paesi hanno avuto modo di conoscere con le opere d’arte dell’epoche di Pietro il Grande e Filippo d’Orleans. Per noi è stato davvero interessante relazionarci con i volontari, che hanno proposto nuove interessanti idee per la creazione di programmi educativi per bambini e adulti».

Prima della conclusione dei lavori del Congresso Kozhuhovskij e Viale hanno avuto la possibilità di presentare a tutti i partecipanti il progetto «Tour de France 1717 — il grande viaggio di Pietro il Grande», realizzato grazie alle forze del Servizio Volontari del Museo Nazionale dell’Ermitage e della prima esperienza di partecipazione della sezione dei giovani volontari nell’ambito del Congresso Petrino. Kozhuhovskij ha sottolineato: «i volontari possono essere orgogliosi del fatto che il loro lavoro è molto richiesto e utile allo scopo comune, ovvero la scoperta». Da parte sua Viale si è proposto di tornare l’anno seguente per il successivo Congresso Petrino con lo scopo di condividere le nuove esperienze nello studio dell’atmosfera dell’epoca e nella creazione di speciali programmi educativi interattivi.

La partecipazione della sezione dei giovani volontari ha avuto una grande risonanza e il caloroso appoggio dei partecipanti al congresso. Storici, specialisti dell’epoca di Pietro il Grande hanno manifestato la speranza di una futura stretta collaborazione con giovani ricercatori del Servizio Volontari del Museo Nazionale dell’Ermitage.


Il servizio volontari al festival «Intermuseo-2017» di Mosca

25-29.05.2017, Mosca: nel Salone centrale delle esibizioni «Maneggio» di Mosca si è svolto il XIX festival internazionale «Intermuseo».

Durante i cinque giorni in cui si è tenuto il festival, il servizio volontari dell’Ermitage ha realizzato diversi giochi e attività interattive nel proprio stand, nel parco giochi e nell’area dedicata alle masterclass:

  • «Tour de France 1717 — Il grande viaggio di Pietro I», gioco da tavolo pensato in occasione del 300 anniversario del viaggio di Pietro I in Francia;
  • «Epoca e stili», lotteria legata a cinque degli stili architettonici e decorativi esposti all’Ermitage;
  • disegno e creazione di collage sulla base di dipinti raffiguranti la moda nel 1717 «lo splendore francese alla corte di Pietro I»;
  • «Crea il tuo arazzo», basato sulla creazione, in formato virtuale, dell’arazzo, in stile indiano, regalato in Francia a Pietro I, raffigurante animali esotici tipici del Brasile;
  • «A me la carrozza!», ovvero creazione di un modellino di carta in scala della «Grande carrozza» francese, che Pietro I ordinò a Parigi nel 1717 per l’incoronazione della sua consorte;
  • «Il teatro francese», in cui sono stati rappresentati i più famosi personaggi della tradizione drammaturgica francese. Insieme alle celebri opere di Molière e Racine, sono stati rappresentati i personaggi della «Commedia dell’Arte», popolari nella Francia di Luigi XIV, e le commedie di Pierre de Marivaux, il più famoso drammaturgo francese del XVIII secolo.

Le masterclass e tutti i materiali utilizzati sono stati elaborati dai volontari e sono stati approvati dal «Centro Scolastico», il centro scientifico e metodologico dell’Ermitage.

Al «Maneggio» di Mosca, innumerevoli volontari del posto hanno collaborato allo svolgimento delle masterclass e delle lezioni. Gli abiti storici, che riproducevano llo stile della Francia del 1717, e la copia della «Grande carrozza», con la quale il pubblico ha potuto fotografarsi, hanno contribuito alla creazione dell’atmosfera tipica della Francia di inizio XVIII secolo. I giochi e le masterclass hanno raccolto una grande quantità di ammiratori, disposti ad offrire la propria presenza tutti i giorni. In questo modo i volontari son riusciti con successo a trasmettere al pubblico l’atmosfera tipica della Francia di inizio XVIII secolo e la sua influenza sull’irrepetibile clima culturale all’epoca di Pietro I. Per la prima volta il pubblico moscovita è entrato in contatto con l’epoca della Reggenza, con le novità che essa.

Ha portato nell’epoca di Pietro I, con la moda e il teatro della Francia di inizio XVIII secolo, quell’epoca in cui la Russia ha avuto la fortuna di immergersi nella cultura francese e che ha segnato la Russia nel profondo dell’anima per sempre.

Tutto questo ha reso il lavoro dell’Ermitage variegato e vivace. Tutti i partecipanti hanno potuto portare con sè un pezzettino di Ermitage: la riproduzione in versione cartacea della «Grande carrozza» francese, l’arazzo stampato su carta, il collage dell’abbigliamento francese del tempo e, ovviamente, nuove nozioni, gratificazione e ispirazione.

Ringraziamo tutti i volontari per le idee, la pazienza, il lavoro, il tempo, il talento e il desiderio sincero di contribuire alla creazione di progetti così interessanti per il pubblico dell’Ermitage!


20.05.2017: La notte dei musei 2017-Hermitage

20.05.2017, San Pietroburgo: La notte del 20 maggio l’Hermitage ha partecipato all’evento annuale «La notte dei musei» per la quale è stato preparato un programma speciale dedicato ai 300 anni del viaggio di Pietro I in Francia.

Per la prima volta l’Hermitage ha organizzato la notte dei musei in due diverse location: nel centro di restauro e conservazione «Staraja derevnja» e nel palazzo d’inverno di Pietro I che nel 2017 ha festeggiato i 25 anni dall’apertura della mostra dedicata alla vita al tempo di Pietro I e alla personalità del primo imperatore russo. Proprio qui adesso è conservata la figura di cera di Pietro I realizzata dallo scultore Carlo Bartolomeo Rastrelli nel 1725.

Grazie alla notte dei musei molti turisti hanno avuto la possibilità di visitare questo museo per la prima volta. Il palazzo d’inverno di Pietro I ha partecipato all’annuale evento «la notte dei musei» per la prima volta. Per i collaboratori del dipartimento scientifico-didattico e del dipartimento di storia della cultura russa sono stati pensati speciali percorsi di visita all’interno del museo. Oltre alle guide, gli ospiti hanno anche potuto fare la conoscenza di personaggi in costumi storici quali il maestro-fabbricatore di carrozze Nicolas Pinot che ha parlato della collezione di carrozze di Pietro I, l’imperatrice Ecaterina Alekseevna e la zarina Anna Petrovna. I visitatori hanno potuto conoscere interessanti particolari della vita quotidiana del palazzo, delle mode degli inizi del XVIII secolo, ascoltare la melodia dell’antico orologio che Pietro il Grande amava in prima persona. Gli ospiti hanno anche avuto la possibilità di fare delle foto insieme ai personaggi in costume preferiti.

Grazie ad un comodo autobus, gentilmente messo a disposizione dalla compagnia Tele2, i visitatori del museo hanno potuto viaggiare indietro nel tempo partendo dalla residenza del monarca russo giungendo fino al centro di restuaro e conservazione in Staraja Derevnja dove tutto era stato allestito nello stile francese del periodo di Pietro I.

Non sono mancate le sorprese. L’ufficio volontari dell’Hermitage ha preparato un programma speciale che ha permesso agli ospiti di immergersi nell’epoca della reggenza, un periodo unico della storia della Francia che pochi in Russia conoscono. Proprio il reggente francese Filippo d’Orleans era al potere nel 1717 e fu lui a ricevere Pietro I durante il suo viaggio in Francia.

Entrando nel centro di restauro e conservazione si è subito potuta percepire un’atmosfera particolare. Infatti, appositamente per la notte dei musei, sono state riprodotte due arie dell’opera di Charles-Hubert Charvet «Hypermnestra». Proprio quest’opera era stata mostrata a Pietro I al Palais Royale in 1717. Le arie sono state eseguite dai «Solisti di Ecaterina la Grande», un’orchestra di musica antica diretta da Andrej Reshetin che ha eseguito anche opere di musicisti di corte quali Jean Baptiste Lully e Jean Philippe Rameau.

Inoltre, eleganti dame e cavalieri in costumi dell’inizio del XVIII secolo si sono esibiti in balli di corte quali minuetto, gigoux, countredanse, folia. Durante tutto il corso della serata, i visitatori si sono divertiti ad imparare i passi e a danzare. Con la partecipazione dei visitatori sono stati messi in scena degli estratti della commedia di Pier de Marivaux «Arlecchino, trasformato dall’amore» e «Il gioco dell’amore e del caso», interpretati da cinque ragazzi che hanno saputo catturare l’attenzione degli spettatori e che sono stati in grado di farli divertire.

Gli ospiti del museo hanno anche potuto vedere dal vivo la carrozza ordianata in Francia nel 1717 da Pietro I per l’incoronazione di Ecaterina I e il guardaroba dell’imperatore. Durante la notte dei musei si sono svolte anche diverse master-class, come per esempio «Datemi una carrozza», in cui i partecipanti hanno realizzato il proprio modellino di carta della carrozza di Pietro I o «Crea il tuo arazzo», in cui i partecipanti, dopo aver ricevuto informazioni su una serie di arazzi indiani regalati a Pietro I raffiguranti diversi animali esotici provenienti dal Brasile, hanno realizzato il proprio arazzo sia su carta sia al computer, grazie ad un gioco appositamente preparato dai volontari. Durante la master-class «Gioco del loto: epoche e stili» i partecipanti sono stati particolarmente interessati alle peculiarità dell’arte francese e russa del XVIII secolo, intesa come pittura, scultura e arte applicata della collezione dell’Hermitage.

Tra le signore ha riscosso particolare successo la master-class «Lo splendore francese nelle assemblee di Pietro il Grande», durante la quale è stata spiegata la moda del 1717, caratterizzata da novità, quali il linguaggio segreto dei nei nella lingua francese. Per i più appassionati di cultura è stato preparato anche il gioco «Tour de France 1717 — il viaggio di Pietro il Grande», in cui sia gli adulti sia i bambini hanno avuto la possibilità di conoscere meglio la figura di Pietro I, l’epoca in cui ha vissuto e i principali monumenti storici francesi. Il materiale per le master-class è stato preparato anche grazie alla collaborazione del dipartimento scientifico-metodologico «Cento scolastico».

Nel bar della struttura gli ospiti hanno potuto assaggiare prelibatezze «a la France» e bere caffè gentilmente offerto da Tele2 alle fermate dei bus che hanno collegato ogni ora il centro di restauro e conservazione e il palazzo d’inverno di Pietro I.

Cette Quest’anno, inoltre, hanno partecipato al programma pensato per la notte dei musei non solo i visitatori del centro di restauro e conservazione. Per la prima volta, infatti, la serata è stata trasmessa online nel gruppo dell’Hermitage su Vkontakte e sul sito cultura.rf, che ha permesso a 12 000 di persone di partecipare virtualmente alla notte dei musei da diversi Paesi. In tutto la versione online è stata seguita da 40 000 persone.

La notte dei musei che si è svolta al deposito museale dell’Hermitage e nel Palazzo d’inverno di Pietro I è stata una bellissima opportunità per conoscere meglio l’epoca di Pietro I e l’arte francese dell’inizio del XVIII secolo, compiendo il grande viaggio in Francia nel 1717 sulle orme di Pietro il Grande.